sabato 17 ottobre 2015

Soldi ai partiti, ok al ddl in sole tre ore. Bicameralismo non era problema?



Tutta colpa del bicameralismo perfetto se in Italia non si cambia verso? Dopo la votazione lampo della legge Boccadutri sui rimborsi elettorali ai partiti, dubitare è lecito:  approvata in soli 35 giorni, con una discussione lampo di appena tre ore in Senato senza interventi da parte dei partiti. Tutt’altro destino quello della legge sulle unioni civili, attesa da 27 anni e rinviata un’altra volta, a gennaio. Per il sottosegretario del Pd Ivan Scalfarotto è normale che le leggi abbiano un iter così spedito quando c’è un ampio accordo. “La riforma – risponde – è utile, non mescolate le cose, non fate giornalismo fazioso”, risponde. “Due voti conformi rallentano, però ha ragione a dire che non è bello mostrare questa celerità quando ci sono in ballo questioni legate ai partiti”, ammette Gaetano Quagliariello, ex coordinatore di Ncd. “La Boccadutri è una legge per i cittadini, i dipendenti dei partiti che devono ottenere la cassa integrazione non li consideriamo?”, risponde Ugo Sposetti. “E’ una leggenda che il bicameralismo rallenti i lavori parlamentari, la navetta come in questo caso funziona, speriamo di vedere lo stesso stile a gennaio”, sostiene Sergio Lo Giudice, senatore democratico promotore del ddl Cirinnà sulle unioni civili. “Noi lo diciamo da tempo, non è colpa del bicameralismo, la celerità si potrebbe ottenere con modifiche dei regolamenti, non con una riforma antidemocratica, ma a monte è questione di volontà politica”, afferma Vito Crimi senatore del M5s. “La maggioranza sulle unioni civili c’è, noi siamo pronti a votarla subito, ma questa è la politica da marchettari alla Matteo Renzi, sono celeri soltanto quando si tratta di distruggere questo Paese”, chiosa il cinquestelle Alberto Airola.


Guardate il video nel link della fonte per sentire cos'hanno avuto il coraggio di dire!!!

fonte: ilfattoquotidiano.it 

  

giovedì 15 ottobre 2015

Il Movimento 5 Stelle dalla parte dei poliziotti


In un momento in cui l'Italia si trova chiusa nella morsa del terrorismo internazionale il governo abbandona le forze dell'ordine. Oggi in piazza, davanti alla Camera, sono arrivati uomini e donne in divisa. Hanno scelto di farsi sentire in occasione della Legge di Stabilità per chiedere adeguati stanziamenti per il rinnovo dei contratti di lavoro dopo sei anni di blocco.
Protestano perché gli è stata sottratta ogni risorsa: accusano una grave carenza di organico, mancano migliaia di uomini nei comparti operativi e l'età media è oramai troppo elevata.

Sono in piazza con l'intenzione e la volontà di poter garantire a tutti noi uno standard di sicurezza elevato, ma "a queste condizioni - dicono - è impossibile".

Il M5S è con loro, è sceso in piazza per ascoltare il loro grido, ma ha deciso di non intervenire dal palco (dove invece hanno parlato, fischiatissimi, Gasparri, Santanchè, Giovanardi) perché ritiene sia un atto ignobile sfruttare le difficoltà delle persone come una passerella mediatica. Abbiamo preferito stare tra i cittadini, perché siamo cittadini anche noi.

Le forze dell'ordine sanno benissimo che la “guerra” è in casa, non in Iraq. Si chiama mafia, disoccupazione, si chiama povertà. Ma il governo al posto di sostenerle preferisce spendere decine di miliardi di euro per l'acquisto degli F35.

Ieri i partiti (tutti, dalla LEGA ai partiti di sinistra) invece di approvarsi, in meno di 3 ore, una legge infame (la Boccadutri) per spartirsi soldi dei cittadini, avrebbero potuto stanziare gli stessi 45,5 milioni in favore delle nostre forze di sicurezza e civili. Non lo hanno fatto.

Noi abbiamo una proposta, molto chiara: blocchiamo gli stipendi dei parlamentari e sblocchiamo i contratti dei dipendenti pubblici. Subito. Stiamo dalla parte delle forze dell'ordine, in piazza con loro, non su palchi frequentati da traditori della patria!

[ Alessandro Di Battista ]

 

venerdì 9 ottobre 2015

Danieletto (M5S Vigonovo) propone il lavoro al posto delle tasse



VIGONOVO. Attuare anche a Vigonovo il progetto del “baratto amministrativo”. A proporlo è Andrea Danieletto, consigliere del Movimento 5 Stelle. «Una legge del 2014», spiega Danieletto... 

Attuare anche a Vigonovo il progetto del “baratto amministrativo”. A proporlo è Andrea Danieletto (in foto), consigliere del Movimento 5 Stelle. «Una legge del 2014», spiega Danieletto, «prevede che i comuni possano definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati». Per questo Danieletto ha chiesto al sindaco Damiano Zecchinato e alla Giunta di impegnarsi a «definire un regolamento che introduca la possibilità del “baratto amministrativo”. Le attività individuate possono essere manutenzione
ordinaria, pulizia e vigilanza dei parchi, giardini ed aiuole e dei luoghi pubblici, assistenza alle scolaresche, sgombero neve. Il sistema di calcolo del valore economico delle ore di lavoro svolte potrà essere attuato in funzione del tipo di incarico e del relativo costo».
fonte: lanuovavenezia.geolocal.it


mercoledì 7 ottobre 2015

Mozione per l'ospedale di Dolo

Vigonovo - Protocollata venerdì 25 Settembre 2015 la seguente proposta di mozione per la salvaguardia dell'Ospedale di Dolo (VE) in vista della conferenza dei sindaci di Lunedi 28/9.
 
Vigonovo, 25 Settembre 2015

Al Sindaco di Vigonovo
Gruppo consiliare
MOVIMENTO 5 STELLE VIGONOVO
PROPOSTA DI MOZIONE
 
RICHIESTA BLOCCO ATTO AZIENDALE E SCHEDE OSPEDALIERE

Premesso
Che in vista della nuova riorganizzazione "Azienda 0" e della ridefinizione dei nuovi bacini di utenza (peraltro non ancora definitivi), non ha alcun senso logico ed economico rendere operativo l'atto aziendale della ASL13, con il conseguente spostamento di alcuni reparti da Dolo a Mirano e da Mirano a Dolo, almeno fino a quando non si conoscerà esattamente la rimodulazione degli stessi e della nuova ASL.
Infatti solo a quel punto sarà, infatti, possibile valutare correttamente servizi-costi-benefici evitando di eseguire da subito spostamenti illogici dei quali non sono chiari costi, risparmi ed eventuali ripercussioni a livello di servizi per i cittadini.
Sembra inutile, ad esempio, trasferire nuovamente Ortopedia da Dolo a Mirano già trasferita da Mirano a Dolo non molto tempo addietro.

Impegna quindi Sindaco e Giunta
ad intervenire presso la Regione Veneto chiedendo il congelamento dell'atto aziendale della ASL 13 e delle schede ospedaliere fino alla definizione del nuovo assetto ospedaliero regionale, al fine di prevenire spese inutili e disservizi per i cittadini.

Andrea Danieletto
Movimento 5 Stelle Vigonovo

link su beppegrillo.it 




 

Mozione per il Baratto Amministrativo


Vigonovo - Protocollata il 2 Ottobre la Nostra Proposta di Mozione per chiedere il Baratto Amministrativo anche qui a Vigonovo:

Proposta di Mozione

Baratto Amministrativo
Il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle Vigonovo

PREMESSO CHE:
la legge dello Stato n°164 del 2014, all'art. 24 "Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio", al comma 1 cita: "I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute".

sabato 3 ottobre 2015

Riforma del Senato: due minuti per capire cosa vogliono farne


Da mesi la politica è alla prese con la riforma costituzionale. Tra i padri costituenti che la scrissero ci sono Pertini, Togliatti, Nenni, Croce, Parri, Calamandrei e Iotti.

Ma oggi, chi sta riscrivendo la nostra povera costituzione? 
Renzi, Verdini, Boschi, Azzolini, Formigoni e Barani. 

Dentro la riforma costituzionale, c'è la riforma del Senato. Attenzione, riforma e non abolizione. 

[ Continua nel video... ]