Sono circa 250-300 le attività produttive (artigianali ed
industriali) di Vigonovo che in questi giorni hanno ricevuto fatture da
parte di Veritas per il servizio rifiuti con importi esorbitanti,
parliamo di decine di migliaia di euro, che metterebbero in ginocchio
qualunque artigiano o piccolo imprenditore, figuriamoci in un periodo
come questo in cui si sopravvive sul mercato.
Come Movimento 5 Stelle siamo stati tra i primi a denunciare le
disuguaglianze di trattamento nelle bollette dei rifiuti di Veritas,
molte imprese infatti non hanno denunciato negli anni scorsi l'intera
superficie dell'attività, costringendo Veritas a riversare gran parte
dell'importo del servizio di asporto rifiuti sui pochi che hanno
denunciato la corretta metratura.
E qui l'Amministrazione di Vigonovo e Veritas entrano a gamba tesa
facendo partire i controlli sul territorio, che portano poi a sanzionare
gli ultimi 5 anni di omessa o parziale denuncia, se poi aggiungiamo i
continui aumenti nel tempo delle tariffe, la frittata è pronta !
BASTAVA AVVERTIRE LE IMPRESE CON UNA SEMPLICE LETTERA: "AVETE 6 MESI
DI TEMPO PER METTERVI IN REGOLA, POI PARTIRANNO I CONTROLLI"
CI VOLEVA TANTO ?
L'Amministrazione sapeva i numeri e le cifre a cui andava incontro
(possiede tutte le metrature all'ufficio tecnico), sa benissimo il
momento, anzi gli anni difficili dei nostri piccoli imprenditori,
conosce bene la buona fede degli interessati che per la stragrande
maggioranza smaltisce privatamente i rifiuti e non conosce la legge che
impone di pagare comunque un fisso a Veritas.
Non la conosce peraltro a causa di un rapporto TOTALMENTE ASSENTE tra
Amministrazione e cittadini e di mancate informazioni che dovrebbero
essere alla base del lavoro di Sindaco e Assessori.
Cosa fare adesso? Non si può sempre subire in silenzio e pagare.
Qualche avvocato ferrato in materia ce l'abbiamo, si potrebbe pensare ad
una causa comune, lanciamo l'idea e se gli interessati sono d'accordo
ci muoveremo in questa direzione.
Andrea Danieletto
Movimento 5 Stelle Vigonovo
Fonte articolo: beppegrillo.it
Nessun commento:
Posta un commento